Si dice che le persone importanti, quelle che lasciano il segno nel corso degli anni, non muoiono mai. Le loro gesta riecheggiano nell’eternità, con particolare felicità di appassionati e non solo, fortunati nell’ammirare creazioni ideate in passato. Il caso di Henry Ford, proprio in tal senso, è emblematico. Persona schietta, con una sfrontatezza fuori dal comune per prendere decisioni e quel coraggio che, in un mondo come quello dei motori, non deve mai mancare. L’importante imprenditore statunitense, nato a Dearborn il 30 luglio del 1863, fu uno dei fondatori della nota azienda automobilistica, la Ford Motor Company, da subito fondamentale per l’economia americana e non solo. Ford, sin da giovane, mostrò grande attrazione verso il mondo dei motori, costruendo una straordinaria automobile con il propulsore a combustione interna e sperimentando il 4 giugno del 1896 (a soli 33 anni) il primo modello di quadriciclo, interamente prodotto del garage della sua abitazione.

Da lì, molti addetti ai lavori si accorsero di lui, come dimostra il contratto di lavoro firmato con la Detroit Automobile Company che, immediatamente, volle assicurarsi le “creazioni” di Ford. Una scelta importante di una delle società più importanti del globo che non perse l’occasione di assumere un giovane di belle speranze. Ma Ford, come tutti si erano accorti, aveva stoffa e coraggio da vendere. Proprio il coraggio, tre anni dopo la “promozione” nella storica casa di auto, fu fondamentale per fondare l’azienda automobilistica denominata Ford Motor Company, ancora oggi leader nel proprio settore e capace di aumentare a dismisura il numero degli appassionati. Così, spinto dall’entusiasmo, Ford iniziò a rivoluzionare il mondo del lavoro, introducendo la cosiddetta “catena di montaggio”, un processo di assemblaggio utilizzato nelle moderne industrie, comoda per una produzione più veloce e affidabile. Insomma, oltre ad essere un imprenditore che sapeva guardare al futuro, Ford sapeva soddisfare le richieste del mercato americano, come sempre esigente quando si parla di automobili.

Nel 1908, dunque, la prima Ford, soprannominata “Lizzie” dai cittadini statunitensi, destò scalpore per la sua affidabilità, economicità e bellezza, nonostante la colorazione scelta, rappresentata dal nero. Non tutti sanno, infatti, che Henry Ford amava alla follia la sfumatura scura, tanto da affermare che “Ogni cliente può ottenere un’auto colorata di qualunque colore desideri, purché sia nero”. Una frase ricordata ancora oggi, in occasione del 68° anniversario della sua scomparsa, che ne segue altre, a dimostrazione della sottile ironia, mista a convinzione da parte di uno dei pionieri dell’automobile. E poi, anche grazie a parole straordinariamente significative come “Un affare in cui si guadagna soltanto del denaro non è un affare”, Ford viene ricordato con il sorriso sulle labbra da parte dei tanti innamorati dell’industria automobilistica di un tempo. In un mondo dove il mercato dei motori sta conoscendo un momento non facile, causa crisi economica e quant’altro, una persona carismatica come Henry Ford avrebbe fatto comodo all’intero movimento, incapace di capire che il fallimento è una sorta di opportunità da cogliere al volo, valido per diventare più intelligente e cercare di sbagliare poco.
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