Si chiama Matteo ed è il personaggio politico del momento; no, non si tratta del Presidente del Consiglio Renzi bensì del suo omonimo leghista Matteo Salvini. Segretario della Lega Nord dal 2013, quando vinse a grande maggioranza sullo storico fondatore Umberto Bossi, oggi sta portando il partito ad una deriva che in pochi si sarebbero potuti immaginare. Per vent’anni i motti sono stati “Roma ladrona” e “Padania libera” mentre oggi Salvini inaugura la nuova sede della Lega a Roma e si reca in Sicilia (con tanto di felpa con scritto “Sicilia”) e chiede venia per le accuse ai “terroni” negli ultimi due decenni da parte del suo partito. Politico dalle idee confuse, come è d’abitudine in Italia, o grande stratega? Con tutta probabilità la seconda, dato che da un anno a questa parte è il personaggio del momento, invitato in ogni talk show, onnipresente sul web attraverso i canali social ma soprattutto che ha riportato l’indice di gradimento della Lega Nord attorno al 14% dopo il disastro delle ultime elezioni.
Ma allora qual è il segreto del suo successo? Probabilmente l’irriverenza, l’andare contro tendenza ma soprattutto il puntare il dito, in un periodo di crisi e disagio sociale, contro fattori esterni: gli immigrati, l’Europa e l’Euro, i grandi e misteriosi burocrati che tirano le fila del mondo che tanto si addicono al periodo di caccia al complottismo nel quale viviamo. Il tutto naturalmente condito dal suo personaggio, il Matteo Salvini pubblico, che una ne pensa e cento ne dice.
Ed ecco allora che se da una parte, date le sue origini, sogna di diventare sindaco di Milano, dopo oltre vent’anni da Consigliere Comunale per il suo partito, dall’altra afferma in una intervista che “Roma ha la fortuna di essere una forte attrattiva per il mondo a differenza di Milano”; naturalmente è subito scalpore e il vicesindaco del capoluogo lombardo attacca: “Chi ama la propria città non la denigra”. E’ solo una delle tante “bravate” che lo rendono appetibile al mondo della notizia veloce e dissacratoria; ad ottobre aveva postato sui suoi profili social la foto di una bimba neonata con un bavaglino che recitava “Anche la piccola ALESSIA da CALAVINO (TN) dice #StopInvasione #iocisarò” e si scatena la polemica.
Anche la piccola ALESSIA da CALAVINO (TN) dice #StopInvasione #iocisarò. #Salvini #Lega @matteosalvinimi pic.twitter.com/Ui8eaE2cAt
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 15, 2014
Solo pochi giorni fa Salvini non si smentisce e pubblica sul proprio profilo Facebook il numero di telefono di un albergatore del Trentino che ha reso disponibile la sua struttura ai profughi che sbarcano sulle coste italiane, così come aveva fatto per gli aquilani al tempo del terremoto in Abruzzo.
Matteo Salvini è il personaggio che si rende disponibile per un servizio fotografico “tra le lenzuola” per la rivista Oggi e che al tempo stesso scende in piazza con i militanti dell’estrema destra, neofascisti e nostalgici del Duce perché non si tratta più di una Lega che ambisce al secessionismo e alla Padania libera ma che ambisce a riproporsi a livello nazionale come nuova destra legata a movimenti simili che si stanno sviluppando in tutta l’Europa proprio come aveva annunciato in un suo articolo su La Padania subito dopo la sua elezione a segretario del partito con queste parole: “A livello internazionale la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì, quindi, alle alleanze anche con gli unici che non sono europirl*: i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, … insomma, con quelli dell’Europa delle patrie.”
E’ impossibile stupirsi quindi che al tempo della crisi, del successo (ormai in declino) del Movimento 5 Stelle, di quel che era il “Rottamatore” Renzi, il successo arrivi anche per Matteo Salvini che finora ha sapientemente adattato le sue convinzioni alle richieste del mercato dell’elettore medio.
[Fonte Cover: www.cronacadiretta.it]