Il sociologo canadese Marshall McLuhan , tempo fa si rese protagonista di una frase che, a distanza di anni, incarna alla perfezione la società odierna: “L’automobile è diventata un articolo di abbigliamento senza il quale ci sentiamo nudi, incerti e incompleti nella complessità urbana”. Parole importanti che rappresentano a pieno il ruolo dei veicoli in un mondo ormai caratterizzato dai motori. Per le strade cittadine, rispetto al passato, l’uso dell’automobile, della moto è aumentato a dismisura, proprio perché ognuno di noi non può più farne a meno. Gesti come, recarsi nel proprio posto di lavoro, accompagnare i figli a scuola o trascorrere una serata rilassante fuori casa, hanno come minimo comun denominatore l’utilizzo di un veicolo. Con il passare degli anni, molte aziende, inoltre, hanno migliorato la tecnologia sulle loro “creazioni”. Basti pensare alla Volvo, che ha introdotto un nuovo dispositivo in grado di controllare alcune funzioni dell’auto. Sulle vetture della casa svedese, così, sarà possibile aprire la portiera usando un’app dal proprio smartphone, abbandonando l’ormai classica chiave.
Tuttavia, non ci sono solo notizie positive su questo settore. L’Italia, ad esempio, registra il parco auto più vecchio d’Europa a causa di un’età media di 9 anni e mezzo. Un dato allarmante su un settore molto importante, che non può contare su aiuti del Governo, sempre più al centro delle polemiche per l’aumento delle tasse sui mezzi come bollo e assicurazioni. Di tutto ciò, e di tanto altro, se ne discuterà il prossimo 14 marzo durante il primo appuntamento del 2016 targato #FORUMAutoMotive, evento che si terrà presso l’Hotel Melià di Milano. Un progetto che, ormai da qualche anno, ha aperto le porte alle novità da diffondere nell’intero comparto automobilistico e motociclistico. Così, per parlare di questo importante convegno e, in generale, di tutto ciò che riguarda i motori, Il Giornale Digitale ha intervistato Pierluigi Bonora, fondatore del #FORUMAutoMotive, nonché giornalista de «Il Giornale». Una figura di prestigio di questo “serbatoio centrale di dibattiti sui temi della mobilità a motore” che può contare sull’apporto di alcune importanti aziende come Peugeot, Volvo, Jaguar-Land Rover, Nissan, Ford, brave a credere ciecamente in un’idea in grado di cambiare le varie prospettive per l’intero settore dell’automotive.

Pierluigi, com’è nata l’idea del #FORUMAutoMotive?
Nell’epoca pre-crisi, intorno al 2007, avevo intuito una certa difficoltà del settore auto. Insomma, le cose iniziavano ad andare male. Così mi sono inventato delle iniziative per far conoscere all’opinione pubblica questo genere di problema. Inoltre, le varie Amministrazioni Comunali danno sempre la colpa all’auto. Ad esempio, esiste il problema smog? Stoppano la circolazione delle auto, anziché abbassare i riscaldamenti. Anche per questo genere di avvenimenti, si capisce come ci sia una sorta di ostilità verso il mondo dell’auto, l’unico a progredire per il rispetto dell’ambiente e l’aumento della sicurezza. Prendete l’auto elettrica: tutti a dire che è pronta, mentre poi ci sono difficoltà per le colonnine. Ci vogliono più fatti concreti e meno parole, anche perché parliamo di un settore capace di trainare l’economia italiana e mondiale. Pensate al diesel-gate, una cosa gravissima per tutti. Però, se dovesse crollare il Gruppo Volkswagen, ci sarebbero, ovunque, complicazioni di qualsiasi tipo.
Il prossimo 14 marzo ci sarà, a Milano, un nuovo appuntamento. In particolare, di cosa si parlerà?
Un nuovo incontro targato #FORUMAutoMotive sarà preceduto, nella serata del 13 marzo, da una tavola rotonda con il eurodeputato Stefano Maullu. Con lui faremo il punto della situazione relativa a questo settore. Il Governo, nel corso del tempo, organizza sempre incontri, ma ad uscire penalizzata è sempre l’auto. Bisogna aiutare i cittadini ad acquistare una vettura che rispetti l’ambiente. In giro vediamo veicoli Euro 0-1-2 proprio perché la gente non ce la fa a sostenere una spesa per un’auto nuova. Il giorno 14, poi, ci sarà l’appuntamento vero e proprio dove i temi trattati saranno incentrati sulla comunicazione dell’automotive, su com’è cambiato il lavoro degli uffici stampa in questo periodo dove i social network la fanno da padrone, sui Saloni dell’auto. A parte quello di Ginevra, infatti, nel mondo funzionano meglio gli eventi tecnologici che vedono sempre più la partecipazione di molte case automobilistiche. Basti vedere la Ford, che ha preferito disertare il Salone di Parigi per presentare i suoi futuri dispositivi intelligenti al CED di Las Vegas. In Italia, invece, solo le manifestazioni legate ai veicoli storici non conoscono la parola crisi. Su questo, ma non solo, a discutere ci saranno, tra l’altro, anche l’economista Claudio Borghi, Alfredo Cazzola, imprenditore che ha tentato di organizzare il Salone di Milano e figura storica del Motor Show, Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, oltre ad altri rappresentanti. Spazio poi, come di consueto, ai giovani, con la presentazione di due start up destinate ad innovare la mobilità a “suon di APP”. La serata sarà moderata da Roberto Rasia dal Polo.

Cosa riserverà il mercato auto-moto 2016, dopo una chiusura positiva fatta registrare lo scorso anno?
Il mese di febbraio è stato positivo sotto questo aspetto. Anzi, secondo gli analisti ci saranno dati positivi anche nei prossimi anni grazie alle vendite che si registreranno in Italia e Spagna. Personalmente vedo un periodo con il segno più, in virtù del grande lavoro di ogni azienda impegnata su questo campo. Manca, tuttavia, un piano serio del Governo.
#FORUMAutoMotive conta partner importanti come Jaguar-Land Rover, Nissan, Peugeot e Volvo. È questo un motivo di soddisfazione?
Certo. Noi stiamo cercando di sostenere l’automobile, facendo dei passi in avanti importanti e credendoci sempre. Siamo contenti che anche gli altri stiano credendo nelle nostre idee.

Cosa pensi dell’attuale momento che stanno attraversando aziende di un certo rilievo. Alfa Romeo, ad esempio, può definitivamente rinascere grazie alle idee di Sergio Marchionne?
Questo è l’auspicio di tutti. Al Salone di Ginevra, nei giorni scorsi, Sergio Marchionne, sull’Alfa Romeo Giulia, ha affermato: “Non potevamo uscire con un’auto non perfetta”. La nuova berlina è bellissima, racchiude lo spirito dello storico marchio, così come le rinnovate Giulietta e Mito. Ma ci vuole un’accelerazione sul lancio dei nuovi modelli per dare un altro segnale alla concorrenza. Credo che si arriverà nel 2020 per vedere tutto ciò. Su una cosa siamo d’accordo: l’Alfa Romeo non può morire.
Il prossimo dicembre, dopo un anno di assenza, tornerà il Motor Show. Per te, questo evento può diventare nuovamente una manifestazione di un certo interesse, come avveniva fino al 2014?
Guarda, la vecchia formula del Motor Show è ormai superata. La nuova, denominata 4.0, presentata mesi fa, è un mix tra il CES di Las Vegas ed eventi relativi ai motori. Tuttavia, rimane un grosso punto di domanda: avrà un futuro?