Il trash non lo vogliamo, ma lo guardiamo. La conferma viene dai dati d’ascolto degli show che la rete ci impone quotidianamente abbassando il nostro livello culturale e mettendo alla prova il quoziente intellettivo di chi resta a guardarli dopo esser capitato sul canale di turno per sbaglio. Una lancia a favore dello spettatore che fa sorridere l’auditel va spezzata: nel tentativo di scansare il cattivo gusto in diretta, lo spettatore si perde in una gimkana impossibile e anche il più motivato a cercare di meglio soccombe al trash.
Il Grande Fratello delle liti, festini audaci e intimo a vista
Illusi che il triste spettacolo dei criceti in gabbia fosse terminato, dopo la pausa di due anni il Grande Fratello è tornato a sporcare canale 5 tra serale e fascia pomeridiana. Stesso copione, stessi attori nel siparietto condotto dalla brava Alessia Marcuzzi che, nonostante si presti al declassamento del reality più inutile della TV italiana, rimane una conduttrice con una sua dignità professionale. Salviamo Alessia, bocciamo lo show, quindi. Gli opinionisti saltellano giù dalle poltroncine in studio e contiamo ancora i giorni prima che Vladimir Luxuria lasci anche lei il programma prima della tanto attesa conclusione. La Arcuri dopo aver ricevuto l’elegante commento dei comici Pio e Amedeo – “Allatta anche noi” – ha dato forfait. Ben venga per la sua carriera, che già provata da performance discutibili nelle fiction mediaset che la vogliono protagonista, stava aggiungendo la ciliegina sulla torta del flop.
Difficile contare gli episodi trash che il programma ha regalato allo spettatore nelle sue tredici edizioni. Come dimenticare le “strizzate” di Cristina Del Basso, i momenti amorosi tra le improvvisate coppiette di turno, le liti, i paroloni volanti, i travestimenti trash ora per la prova settimanale ora per la festicciola premio per i giocherellanti concorrenti. Ogni anno ha impresso nella mente dello spettatore mediaset – ormai poco convinto – scene da annali della televisione di ultima categoria. Pane per i denti dei giornalisti dalla lingua più biforcuta, il Grande Fratello ha importato in Italia un format che dopo l’effetto novità del primo anno e la curiosità dell’ignaro pubblico, ha lasciato una scia di smorfie, contribuendo a quella TV maestra dei cattivi valori che oggi psicologi, sociologi e critici additano come concausa del degrado sociale.
Dopo le battute scadenti di Pio e Amedeo che cercando di far ridere hanno invece fatto indignare, il tasso trash del GF è cresciuto esponenzialmente. Oltre alle scene osé, gli spogliarelli rubati – o generosamente regalati dalle ragazze gieffine – pronti ad essere immortalati da telecamere e screenshot sul web, mancava l’interpretazione della scena di Meg Ryan ad alta temperatura tratta da “Harry ti presento Sally” che le ragazze hanno “magistralmente” realizzato in prima serata, per la “gioia” delle mamme che hanno sottratto con scatto felino il telecomando dalla mano dei bimbi inconsapevoli di fronte a uno spettacolo da club privè.
Gli ascolti salgono e scendono, ma l’ultima puntata ha portato ben quattro milioni di telespettatori davanti la TV. Merito di Luxuria? Di certo non merito di Modestina, la voce fuori dal coro, che con la sua “purezza” – a meno di non riservare un exploit entro la fine dello show – sembra finita per sbaglio nell’ingranaggio gieffino.
Uomini e Donne: le ragazzette urlanti, i brillantinati e Tina regina del trash
Uno share costante negli anni. Si sono alternati tronisti palestrati e troniste isteriche. Dalla gioventù degli inizi, Maria ha diversificato l’offerta e aperto le porte agli “Over”, regalando scene dall’ilarità garantita e dallo spessore culturale azzerato. La costante dello show, tolta la conduzione di Maria, è la regina del trash, Tina Cipollari, che – tra i vestiti teatrali e le urla sguaiate – del cattivo gusto può tener scuola.
Tra le corteggiatrici scosciate e barcollanti sui loro stiletti e i tronisti stretti nelle loro camicie slim fit per vendere l’unica merce in possesso – il pettorale – l’arena la controlla lei: Tina. Maria se la ride sotto i baffi mentre l’aspirante Marilyn Monroe effetto “quadro antico” punta il dito contro l’una o contro l’altro tirando fuori il repertorio romanesco gelosamente custodito e impennando i decibel in sala, mentre la rete impenna gli ascolti.
Zero contenuti per un programma che si regge sulle liti e i finti amori. Le ragazzine corrono in edicola a comprare le riviste di gossip con la foto del belloccio incoronato, i locali italiani ospitano i volti nuovi sfornati da Maria e contribuiscono a mandare avanti questa industria trash che forse è una delle poche che in questi tempi di magra crea ancora indotto.
Barbara D’Urso e la corona del cattivo gusto nel pomeridiano di Canale 5
Non ne abbiano a male i contendenti, ma lo scettro lo merita lei. La regina del pomeriggio di canale 5 ogni giorno elargisce clip che arricchiscono di materiale che scotta i programmi di satira, cronaca e gossip a cui siamo più affezionati. Non si contano più le volte che Striscia la Notizia ha incluso la D’Urso nella classifica de “I nuovi mostri”. Ora per le smorfie pietose, ora per le risate sguaiate, Barbara è uno dei personaggi più camaleontici della TV. Scongiurati i sospetti di bipolarismo, la conduttrice sorprende quotidianamente lo spettatore con il suo climax ascendente nell’offerta trash del pomeriggio di casa mediaset.
Largo spazio a calendari hot, protagoniste della TV sapientemente svestite, baby squillo camuffate e prostitute intervistate sulla legittimità o meno dei provvedimenti fiscali a loro rivolti. Ancora, soap opera degli amori di Raffaella Fico e del mancato riconoscimento di Pia, la diatriba tra Manuela Villa e gli eredi del defunto Claudio Villa, le starlette neo-mamme e lo spazio riservato da Barbara ai primi vagiti dei loro bimbi in diretta TV; i momenti di cronaca trattati con la superficialità di uno spazio di pochi minuti intervallato dalla pausa commerciale che interrompe l’intervistato nel momento culmine della commozione. Il trash e la volgarità alloggiano a casa della D’Urso da mesi e nonostante i richiami della rete la conduttrice persiste nell’offerta di bassa qualità e perde smalto.
Ultimo episodio registrato è stata l’intervista ai familiari delle mamme vittime dello scambio di culla a Mazara del Vallo. La nonna racconta il dramma vissuto dalla famiglia e lo fa con la spontaneità e l’imbarazzo di chi è lontano dai riflettori. Lo studio ride in sottofondo davanti a una D’Urso impassibile e incapace di disciplinare il suo pubblico. Inutili i segnali mandati dalla giornalista in collegamento dalla Sicilia, Barbara non coglie e l’ennesimo episodio imbarazzante viene portato a casa dalla conduttrice che nel tentare la scalata della rete e fare bottino anche della prossima edizione dell’Isola dei Famosi, scivola e cade sempre più giù in una TV che fatica a piacere.
I tamarri del Jersey Shore di MTV
MTV in quanto a programmi di cattivo gusto non lascia delusi. Le americanate importate sui nostri canali sono infinite e il Jersey Shore è palesemente la versione “tamarra” del Grande Fratello di casa nostra. La volgarità nello show regna sovrana. Le scene disinibite tra i concorrenti sono il pane quotidiano, il registro adoperato è di basso livello, le dinamiche di gruppo sfociano spesso nella lite e tra contenuti da bollino rosso e agitazioni incontrollate lo show riserva una delle più scadenti fotografie dell’America. Poco chic e molto choc.
Elencare gli innumerevoli esempi di cattivo gusto che la TV italiana negli ultimi anni riserva allo spettatore significherebbe perdersi in un’enumerazione senza conclusione. Che la TV offra un vasto repertorio trash è assodato. Che gli ascolti reggano e il pubblico non disdegni questa tipologia di contenuti è tristemente provato. La domanda che occorre porsi è: se la TV continua ad offrirci una sempre più crescente programmazione di cattivo gusto, dove la volgarità e il trash sono il tratto distintivo, sarà forse perché il pubblico è questo che ha dimostrato di gradire? La TV che abbiamo è quella che ci meritiamo. Finché il telecomando si poggerà sullo show scadente di turno, i dati auditel continueranno a premiarlo e le redazioni televisive continueranno a palinsestarlo. Cambiamo canale.
[Credits photo: Mediaset + MTV]