Sempre più persone si stanno avvicinando ad uno stile di vita indubbiamente sano e rispettoso. L’attenzione per la nostra alimentazione, causa principale di molti mali odierni, sta portando un maggior numero soggetti a modificare i propri apporti nutritivi a favore di una dieta priva di derivazione animale.

Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra vegetariani e vegani, perché molto spesso si confondono. I primi scelgono di eliminare dalla propria alimentazione carne e pesce, dunque anche salumi, tonno in scatola e lavorati. Mentre i vegani oltre a carne e pesce, si privano anche di tutti i derivati animali, quindi uova, latte, formaggi.
Ancora più estremi sono i crudisti e i fruttariani che prediligono il consumo di verdura e frutta non cotta per non perdere i valori nutritivi contenuti nel prodotto.

La scelta di eliminare animali e derivati dalla propria alimentazione nasce per svariati motivi, etici soprattutto, legati alle modalità di allevamento intensivo e sfruttamento degli animali, macellati tra l’altro molto giovani, ma anche salutistici, ambientali ed economici. Uccidere un essere vivente per la pure soddisfazione del palato è ritenuta una violenza gratuita, non necessaria se si considera che le proteine apportate da un pezzo di carne sono sostituibili con legumi, cereali e frutta secca presenti sia in un’alimentazione vegana che vegetariana. Dal punto di vista salutistico, gli stessi veg sostengono che la carne animale non faccia che male al nostro organismo, e questa tesi è innegabilmente sostenuta anche da grandi scienziati e medici, soprattutto oncologici, come il famoso professor Berrino e il professor Veronesi, per citarne solo due, che consigliano un’alimentazione priva di proteine animali e derivati, di zuccheri e grassi per prevenire neoplasie.

Fonte photo www.huffingtonpost.it - Professor Umberto Veronesi
Fonte photo www.huffingtonpost.it – Professor Umberto Veronesi

Infatti si sostiene che vi sia una correlazione tra alcune forme tumorali e una dieta scorretta. Ancor di più se parliamo di carni conservate, salumi, affettati e similari, che non apportano nulla di buono al nostro organismo, ma solo colesterolo, grassi e sostanze dannose. Il dottor Franco Berrino ha partecipato alla stesura del nuovo codice europeo anticancro, un’iniziativa della commissione europea per migliorare lo stile di vita dei cittadini in modo da ridurre il rischio di contrarre tumori. Tra i 12 pilastri su cui si fonda il codice, ce ne sono tre riferiti all’alimentazione: mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta; limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi) ed evita le bevande zuccherate; infine evita la carne conservata, limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale.
In molti si avvicinano a questo stile alimentare, infatti, proprio dopo una seria patologia oncologica o dopo dermatiti o altre malattie di tipo infiammatorio, perché la dieta su base vegetale, se ben pianificata, aiuta ad eliminare proprio le infiammazioni che ne sono la causa.

Dal punto di vista ambientale, la zootecnia massiccia è una delle principali fonti di emissione di gas serra in atmosfera e di inquinamento delle falde acquifere dovute a nitrati, dunque qualcuno più attento alla salute del pianeta preferisce optare per questa dieta. I sostenitori del veg ricordano come l’allevamento degli animali destinati ad entrare nell’alimentazione umana comporta anche la deforestazione o la mancata forestazione di aree usate per la coltivazione dei mangimi o per l’allevamento, il trasporto dei mangimi stessi, degli animali, della carne e dei suoi prodotti, oltre alla produzione di imballaggi. La fabbricazione di fertilizzanti e pesticidi per produrre mangimi, poi, genera liquami altamente inquinanti per il suolo e per le acque. Ma esistono forti ricadute anche sugli uomini e in particolare sulle popolazioni più povere. Basti pensare che la coltivazione di un appezzamento di terreno può sfamare, sotto forma di grano, 50 persone vegane mentre, se viene destinata all’allevamento, soltanto una o due onnivore.

Mangiare sano fa bene, fin qui nessun dubbio, ma lo stile di vita veg è diventato anche chic. Dunque si mangia vegano per moda o per presa coscienza?

Non si può di certo fare di tutta l’erba un fascio. L’attenzione verso la qualità degli alimenti che portiamo a tavola è sempre più diffusa, anche da parte degli onnivori. Lo dimostra l’alta incidenza di prodotti bio, certificati, che, nonostante l’alto costo, la maggior parte di noi si accinge a consumare. Escludere un fattore modaiolo non è possibile, perché ci sarà certamente chi si avvicina a questo stile solo per moda, tuttavia la maggior parte lo fa per scelta consapevole. Per le motivazioni succitate. Cambiare la propria alimentazione è un passo difficile, che comporta, almeno in un primo momento, rinunce e sacrifici. Ma se questo è stimolato da una forte motivazione di base, può essere solo un cambiamento positivo. Che ci porta a star meglio e ad evitare sangue e crudeltà sulla nostra tavola per il solo piacere di assaporare un pezzo di carne, che si potrebbe poi in futuro rivelare anche la causa di un ipotetico male.

[Fonte Cover: www.ansa.it]